La convivenza modificante e la legge di similitudine in un dialogo fra veterinari omeopati (art. en Italiano)
Dres. Brancalion, Cattinelli, Stocchino
Quante volte ci è capitato di trovarci davanti ad un animale che, nonostante il buon lavoro di repertorizzazione e gli sforzi continui di ricerca, non guariva?
La sensazione che provavamo era che il rimedio non riuscisse ad "entrare" in profondità e siamo stati costretti ad una scelta più superficiale.
Per vari motivi, succede spesso che non riusciamo a guarire profondamente un animale, non riusciamo a svelare il suo quadro caratteristico. Inutile nascondersi dietro a giustificazioni del tipo "il proprietario non è abbastanza attento per aiutarmi a modalizzare i sintomi", oppure "è un caso difettivo", o ancora "il rimedio per questo animale non esiste". Credo piuttosto che si debba analizzare uno dei motivi più importanti di questo nostro limite: quanto l'uomo influisce sull'animale. Per vari motivi, succede spesso che non riusciamo a guarire profondamente un animale, non riusciamo a svelare il suo quadro caratteristico. Inutile nascondersi dietro a giustificazioni del tipo "il proprietario non è abbastanza attento per aiutarmi a modalizzare i sintomi", oppure "è un caso difettivo", o ancora "il rimedio per questo animale non esiste". Credo piuttosto che si debba analizzare uno dei motivi più importanti di questo nostro limite: quanto l'uomo influisce sull'animale.